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Autore Topic: TTreeView  (Letto 28543 volte)

SB

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Re:TTreeView
« Risposta #15 il: Dicembre 29, 2016, 08:28:25 pm »
Utile a sapersi. Lo terrò presente.
Visto che hai esperienza diretta, rimanendo in campo opensource, secondo te cosa lo potrebbe far preferire rispetto a db più rinomati come MySQL e PostgreSQL (tralasciando i gusti personali)?

Se può interessare, curiosando in internet ho trovato questo:
http://db-engines.com/en/system/Firebird%3BMySQL%3BPostgreSQL

Avogadro

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Re:TTreeView
« Risposta #16 il: Dicembre 29, 2016, 08:45:17 pm »
Grazie a tutti per le risposte, per me sono preziose.

Saluti ed auguri .




nomorelogic

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Re:TTreeView
« Risposta #17 il: Dicembre 30, 2016, 01:11:11 am »
Le cose che apprezzo maggiormente di Firebird sono la facilità di manutenzione e il Multi Version Concurrency Control. L'altro db con il quale lavoro spesso è MsSql e quando ci sono transazioni che durano nel tempo è un problema.
Mi spiego meglio: c'è una procedura che aggiorna i listini degli articoli nel database. Gli articoli sono molti, circa 600.000 e questa procedura può aggiornare i listini sotto transazione oppure no (circa 35/45 minuti). Quando questa procedura lavora sotto transazione è più veloce ma blocca la tabella degli articoli e di conseguenza blocca tutti gli altri utenti (in quanto la tabella degli articoli è la più usata). Questo con i database che gestiscono la concorrenza con MVCC non accade.

Grazie alla tua domanda sono andato a ricercarmi questo vecchio articolo che tratta l'argomento, è molto interessante anche se vecchiottello. ;)
https://www.firebirdsql.org/en/multi-version-concurrency-control/

MySql/MariaDb credo siano da considerare come insostituibili come db lato web: tutti gli strumenti legati al web hanno accesso a questo db server. La vedo come una scelta obbligata.
Per un gestionale tradizionale client/server però non li preferisco, la sintassi è proprietaria.

Con PostgreSQL non saprei dire, non ho nessuna esperienza, semplicemente perché non ci ho mai lavorato. Da quello che leggo mi sono fatto l'idea che con Firebird sono simili e penso che scegliere l'uno o l'altro possa dipendere dalla familiarità che si può avere con uno piuttosto che con l'altro.

MsSql ha una sintassi proprietaria ma recepisce quasi tutti i comandi SQL ANSI. La sintassi proprietaria permette di fare cose che con i database che implementano il solo SQL ANSI non si riescono a fare. E' strano come db ma lo sto apprezzando sempre di più (concorrenza a parte ;) )

Edit:
MsSql sta ampliando anche i suoi orizzonti, è riuscito a varcare la soglia dell'OS dedicato
https://docs.microsoft.com/en-us/sql/linux/sql-server-linux-setup-ubuntu
« Ultima modifica: Dicembre 30, 2016, 01:15:01 am da nomorelogic »
Imagination is more important than knowledge (A.Einstein)

SB

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Re:TTreeView
« Risposta #18 il: Dicembre 30, 2016, 07:32:47 am »
Grazie delle preziose informazioni su Firebird. C'è sempre qualcosa da imparare  ;)

Per quel che è la mia esperienza concordo con quanto hai scritto sugli altri.

Per quanto riguarda MSSQLServer posso dirti che ci ho lavorato anni con meccanismi anche sofisticati e per quel che ho visto regge bene, anche se personalmente non ho mai avuto a che fare con una anagrafica così corposa.
Qualche delusione solo con le query inter-database che sono risultate troppo lente rispetto alle aspettative.

Dunque la MS è riuscita ad "invadere" anche Linux... ::) Se gli gira farà pure Winux  ;D

xinyiman

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Re:TTreeView
« Risposta #19 il: Dicembre 30, 2016, 11:42:21 am »
Io ho lavorato sia con Firebird che con Postgres. Entrambi sono robusti e funzionali, anche se firebird per i miei gusti è più maturo, inoltre mantiene i dati in un unico file e quindi è più facile eventualmente mantenerli nel tempo.
Ieri è passato, domani è futuro, oggi è un dono...

nomorelogic

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Re:TTreeView
« Risposta #20 il: Dicembre 30, 2016, 12:33:55 pm »
Qualche delusione solo con le query inter-database che sono risultate troppo lente rispetto alle aspettative.
Dunque la MS è riuscita ad "invadere" anche Linux... ::) Se gli gira farà pure Winux  ;D

per le query interdatabase anche se lente, comunque ci sono, è una di quelle caratteristiche che mi piacciono :)

per l'invasione, c'è tempo ;)
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Stilgar

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Re:TTreeView
« Risposta #21 il: Gennaio 14, 2017, 11:40:46 pm »
Ciao.
Per la gestione del DB potresti vedere questo applicativo windows. HeidiSQL.
Dalla home: http://www.heidisql.com/
"
HeidiSQL is a useful and reliable tool designed for web developers using the popular MySQL server, Microsoft SQL databases and PostgreSQL
"

(http://www.heidisql.com/downloads/releases/HeidiSQL_9.4_Sourcecode.zip o https://github.com/HeidiSQL/HeidiSQL meglio se da https://sourceforge.net/p/heidisql/code/HEAD/tree/trunk/ se vuoi partire dalla compilazione in casa ... devi avere Delphi ... sarebbe bello poterlo compilare con Lazarus ... si è vero, e usare Zeos per avere più piattaforme sql da usare... vero anche questo ....nomore....?).

Di Postgres posso dirti quello che mi raccontano. I casini di Oracle sommati ai casini Open Source ... :)

Per Interbase, il fatto che sia un unico file ha vantaggi e svantaggi. Però ha caratteristiche molto carine.
MySql ha php admin per la gestione remota. Per interbase/firebird sql avevano iniziato a fare qualcosa (sempre mondo open source) ma non ho idea se poi si sia arenato il progetto.
Volendo PHP ha i driver per tutti i motori relazionali conosciuti e alcuni esotici :)

Se vuoi farti del male fin da subito Oracle Express ha delle limitazioni (1 processore lo ricordo, ma non ricordo quanto può essere il database in mega).

SQLite potresti usarlo come database di cache locale prima di sparare le modifiche sul server centralizzato. Un pochino come fanno i browser con la loro cache delle pagine web (vedi Mozilla Firebird).

Stilgar
ot1:
ci sarà sempre l'utonto che dirà che il programmatore non ha capito una cippa di come si deve lavorare. Ma è lo stesso utonto che magari scarica video dalla rete e non gli passa per la testa che forse sta facendo una cosa illegale oppure scarica da aptana i giochini per android senza passare dal play store (chissà come mai...) ma lui sì sa come si deve lavorare.
Se vuoi posso raccontare cose fatte dagli utenti di alcune banche che sono cose spassosissime. E non parlo dei correntisti ....

ot2:
MS sta cambiando piano piano. Non è più quella di "Fattura Portoni". Ha iniziato a vedere roba Microsoft open source ... scritta molto bene tra l'altro :) Ma Winux .. la vedo duretta. Sembra un OS alcolico dal nome ;) Poi andranno a fare la presentazione al Vinitaly?  ;)
Penso sia più plausibile un Microsoft GNU XP, tanto un kernel posix lo hanno da tempo. Non credo abbiano bisogno del kernel di Torvald. O al massimo prenderanno in considerazione Hurd :) ? Tra l'altro stanno portando il supporto completo della Bash su Windows... occhio che non trasfromino i PE/MZ in ELF :) Poi il gioco è fatto.
Al mondo ci sono 10 tipi di persone ... chi capisce il binario e chi no.

Avogadro

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Re:TTreeView
« Risposta #22 il: Gennaio 15, 2017, 10:21:38 pm »
Grazie per le preziose infomazioni.

Oracle c'è già in azienda, ma per le imperscrutabili volontà dei vertici viene usato solo per il polling e l'elaborazione di dati di alcuni sistemi di controllo automatici di parametri di interesse ambientale.

Il punto debole della mia azienda sono i vari gestionali, dalle presenze ai controlli di qualità dei processi passando per la gestione degli ordini, del magazzioo e della fatturazione.
Non per spirito polemico ma vedo molta improvvisazione in giro nei vari gestionali  ("ma davvero non gira il programma delle presenze ? ", "ma davvero non da allarmi quando il prodotto sta per finire ? " etc) .
In particolare la gestione della qualità soffre della mancanza di un gestionale all'altezza e in genere si rimanda ad una miriade di file excel e word fatti ad hoc da i vari operatori delle varie sedi .
In sostanza nel caso del controlo di qualità si assiste ad proliferare della ridondanza e della non portabilità di dati e procedure, ossia si va spontaneamente verso una non standardizzazione di dati e procedure  e questo rallenta di molto le attività.
Il fenomeno che sta alla base  è il terrore da audit: il rilievo preso in fase di audit scotta e questo porta gli operatori a rinchiudersi in delle bolle di autoreferenzialità - "cambiare ?  sia mai ... ho l'audit a breve" -. Poi l' effetto Dunning Kruger fa il resto - figurarsi se si sta ad ascoltare gli altri, specie se sottoposti  - .
E piu' il tempo passa piu' proliferano file di vario genere: file excel, file excel chiusi, file word, odt, ppt, pdf,  file che nessuno sa piu' come si aprono, file che non vanno piu' perché della release passata,  cartelle condivise ad accesso iper rallentato a sola lettura e quant'altro ancora : ad un certo punto inevitabilemente si perde il filo ( e la pazienza).

Cerco di spiegare meglio:
Oggi si va verso la qualità totale, qualità intesa come "soddifazione del cliente" e se il cliente non è contento il vil denaro non flussa e l'azienda plana verso il basso  con tutto quel che ne consegue.

Quindi la logica, che non condivido, di considerare il cliente un "utonto" non paga, perlomeno non in settori come il mio che fornisce servizi ai clienti .

Quindi un'interaccia software indecifrabile è solo un danno, è inutile prendersela con il clerk che sta davanti al monitor dicendogli che si distrae e che non sta attento e che si dedica ad altro.

E qui tocchiamo un altro tasto, quello dell' usabilità del software, dice wikipedia in merito:
" Un sistema è facile da usare se un essere umano lo reputa tale.
È una qualità soggettiva:

    dipende dal contesto
    dipende dall'esperienza

L'interfaccia utente interviene molto sull'amichevolezza di un'applicazione, ma anche in questo caso è la formazione e la cultura dell'utente a giudicare tale caratteristica.

Al di fuori di una visione macchinocentrica, va sottolineata l'esistenza di principi condivisi che permettono di valutare il livello di usabilità di un'applicazione, indipendentemente da fattori soggettivi. Valga come riferimento il noto studio di Jakob Nielsen[1], e quanto espresso dallo standard ISO 9241-10 sugli ergonomic requirement
"

Un sistema di qualità in sintesi è un complesso di azioni e controlli sulle azioni fatte teso a garantire al cliente l'affidabilità del prodotto fornito, sia esso un servizio o una merce .

La regola di base è semplice: " produrre in qualità costa e molto pure; non produrre in qualità costa molto di piu'".

I controlli di qualità coinvolgomo tutte le fasi di produzione  ma purtuttavia, stante l' importanza del sistema qualità, non vi è un gestionale completo che con affidabilità abbracci tutti gli aspetti della qualità; o meglio , i software commerciali finora testati sono stai deludenti  perché non riescono a gestire la rindondanza e non garantiscono la portatilità. Non solo,ma non hanno ridotto la quantità di carta sia che gira sia che va negli archivi  ("è sempre bene avere la copia cartacea"  è  la frase prudente che sento da decenni - e non si puo' dare torto visto che un cd, nato per essere eterno ma dopo un po' non si legge piu'  - si certo oggi c'è l' hosting remoto - ne parliamo tra dieci anni ) .

Ai vari convegni ho visto che si tende ad adottare software nati per altro,  ad esempio dei gestionali per a documentazione di cui adesso mi sfugge il nome .

Da qui l' esigenza di un prodotto "fatto in casa " che sani le varie pecche e visto che le risorse a disposizione sono sempre limitate l'open source è una strada quasi obbligata, non siamo tutti come Google che ha le risorse adeguate per ottimizzare ogni step  della sua produzione, dagli algoritmi di ricerca al benessere psico-fisco dei sui dipendenti passando per la minimizzazione delle imposte da  pagare.

Fare un gestionale completo che metta fine al caos che i controlli di qualità tendono a creare: questo è lo scopo.

Stasera stavo elaborando i dati excel di alcuni controlli: non vi sono due format uguali , non si possono portare in maniera semplice i dati da una parte all'altra, alcuni file  il file elaborano solo venti dati, altri vogliono la precedente versione di excel,  altri ancora ci mettono dieci mnuti per processare 11 numeri messi in colonna, altri non sono documentati e sono chiusi - per motovi misteriosi si blinda il codice sorgente visual basic, siamo messi male-  e così via.

Insomma, lo scenario descritto da Delphi nelle sue pubblicità:  un caos; da trasformare in risorsa.

 
« Ultima modifica: Gennaio 15, 2017, 10:39:12 pm da Avogadro »

Stilgar

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Re:TTreeView
« Risposta #23 il: Gennaio 15, 2017, 11:05:07 pm »
Avogadro, a bhe.... Audit ... bella macchina per il casino anche quella :)
Se poi si ritrovano i modelli "banca d'italia" e "bce" oltre che al modello "interno" la confusione esplode :)

Qui la parte d'analisi è la più importante.
Hai provato a vedere soluzioni di persistenza basate su Mongo o simili?
Non ho idea se funzioni il driver (https://github.com/fabriciocolombo/mongo4delphi). Reclama "A mongodb driver for Delphi/FreePascal".

Qui non hai a che fare con il mondo relazionale. Hai direttamente un database ad oggetti. Se non è il relazionale quello che pò aiutarti, magari è cambiare direttamente paradigma di programmazione. Non relazionale e record centrica ma direttamente ad oggetti.
Per la gestione dei documenti e il workflow associato non starai facendo riferimento a Documentum (ex EMC2 ora OpenText)...


Stilgar
 
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nomorelogic

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Re:TTreeView
« Risposta #24 il: Gennaio 16, 2017, 09:08:59 am »
...
Da qui l' esigenza di un prodotto "fatto in casa " che sani le varie pecche e visto che le risorse a disposizione sono sempre limitate l'open source è una strada quasi obbligata, non siamo tutti come Google che ha le risorse adeguate per ottimizzare ogni step  della sua produzione, dagli algoritmi di ricerca al benessere psico-fisco dei sui dipendenti passando per la minimizzazione delle imposte da  pagare.

Fare un gestionale completo che metta fine al caos che i controlli di qualità tendono a creare: questo è lo scopo.
...

Fare un gestionale in casa è molto impegnativo e forse non hai neanche garanzie che sopravviva all'effetto Dunning Kruger ;)
Nell'IT, il modo migliore di fare alcune cose è uno solamente e, se tutti quelli che vogliono partecipare all'analisi non hanno le competenze per capirlo, si rischia un viaggio senza fine :)

Il consiglio è quello di fare un diagramma che rappresenti l'attuale flusso documentale (interno ed esterno) in modo che la ridondanza di dati e di processi sia evidente.
Forse così sarà più evidente riconoscere l'errore per tutti.


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SB

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Re:TTreeView
« Risposta #25 il: Gennaio 16, 2017, 04:12:44 pm »
Caro Avogadro, secondo me avete grossi problemi dirigenziali...  :o
ma la tua è l'azienda ideale per un programmatore indipendente!!!  ;D
Ti chiederei il nome, ma non me lo diresti... :-X

xinyiman

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Re:TTreeView
« Risposta #26 il: Gennaio 16, 2017, 04:20:59 pm »
SB, oltre al fatto che lui non te lo dice, questo forum non prevede la facoltà di procacciarsi lavoro. Ergo se ve lo scrivete in privato non penso ci sia problema, vi scambiate le mail et-voilà. Diversamente chi lo scrive qui sopra può creare un danno alla community.
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SB

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Re:TTreeView
« Risposta #27 il: Gennaio 16, 2017, 05:06:08 pm »
Scusa, pensavo fosse chiaro che era una battuta. Anche perchè sicuramente avranno già qualcuno che li segue e io fortunatamente non faccio più quel tipo di lavoro...

Avogadro

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Re:TTreeView
« Risposta #28 il: Gennaio 16, 2017, 06:59:46 pm »
Appunto, si dice il peccato, non il peccatore.

Diciamo che mi ha colpito la pubblicità di delphi - trasforma il caos dei tuoi clienti in risorsa - .

All'epoca non avrei mai pensato di trovarmi in quella situazione , ma  intanto eccomi dentro fino al collo .

Torniamo i.t.  nell' ottica professionale che ha contraddistinto questo 3ad .

"Qui non hai a che fare con il mondo relazionale. Hai direttamente un database ad oggetti. Se non è il relazionale quello che pò aiutarti, magari è cambiare direttamente paradigma di programmazione. Non relazionale e record centrica ma direttamente ad oggetti."

In sostanza è quello che hanno detto a uno degli ultimi convegni su questo tema a cui ho partecipato. Come ho già detto  non mi ricordo i nomi dei software che hanno citato  ma il concetto era questo ;  in sostanza mi devo mettere in discussione e fare mio questo paradigma di programmazione; nella vita non si finisce mai di imparare.

 
"Il consiglio è quello di fare un diagramma che rappresenti l'attuale flusso documentale (interno ed esterno) in modo che la ridondanza di dati e di processi sia evidente.
Forse così sarà più evidente riconoscere l'errore per tutti.
"

Non posso che essere d'accordo: l'unica è rivedere tutti i processi e con l'ausilio di un buon software ( ne avevo scaricato uno tempo fa)  ridisegnare tutti i flussi  e cercare di eliminare le ridonzanze e le situazioni inutilmente complicate ( « Non moltiplicare gli elementi più del necessario » diceva Occam).

"Fare un gestionale in casa è molto impegnativo e forse non hai neanche garanzie che sopravviva all'effetto Dunning Kruger "

In effetti è così: finora, con dei software ad hoc, ho messo diverse patch qua e là dove i gestionali non arrivavano (carte di controllo, preventivi, statistiche sui dati, gestione reagentario in uso  etc)  ma anche alla luce di tutte le cose dette nel 3ad un gestionale di questa complessità (la gestione completa di un sistema qualità)  non è cosa da poco.


"effetto Dunning Kruger "

Questo è un problema molto serio. Accettare e riuscire a far accettare idee nuove non è così immediato come puo' sembrare, specialmente nel mondo dell'informatica dove spesso si assite a vere guerre di religione su quale sia l'approccio migliore e se non si ha un minimo di infarinatura di gestione  si puo ' restare invischiati in queste storie ("il fortran  ? è antiquato!", "vista ? ha ancora  un pc con vista ?": queste sono alcune dell perle che mi è toccato sentire,  non importa che il codice fortran fosse un software sugli elementi finiti o che su quel pc  vi fosse un software di spettrometria di massa che valeva decine di migliaia di euro, niente, il pregiudizio di conferma aveva la meglio - anche queste cose vanno gestite , con molta pazienza tra l'altro  -  ) .

Un altro problema di questo effetto è che rende sorde le parti: i fornitori non ascoltano le lamentele del clienti e i clienti non ascoltati si indispettiscono e si arroccano di piu' sulle loro posizioni di diffidenza. Questo non giova ad un proceso di qualità che vede nelle lamentele non semplici  scocciature ma opportunità di miglioramento  del proprio processo.

Grazie a tutti. 

Saluti
« Ultima modifica: Gennaio 16, 2017, 07:22:26 pm da Avogadro »

nomorelogic

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Re:TTreeView
« Risposta #29 il: Gennaio 16, 2017, 08:08:16 pm »
[...]
"effetto Dunning Kruger "

Questo è un problema molto serio. Accettare e riuscire a far accettare idee nuove non è così immediato come puo' sembrare [...]
Un altro problema di questo effetto è che rende sorde le parti: i fornitori non ascoltano le lamentele del clienti e i clienti non ascoltati si indispettiscono e si arroccano di piu' sulle loro posizioni di diffidenza. Questo non giova ad un proceso di qualità che vede nelle lamentele non semplici  scocciature ma opportunità di miglioramento  del proprio processo.
[...]

Infatti a volte, quando sono in solitudine, invoco l'effetto Freddy Krueger :D :D

Edit:
ironia della sorte, a parte la "e" di troppo, a volte è la soluzione al problema del quasi omonimo
vabbè, fatemela passare
« Ultima modifica: Gennaio 16, 2017, 08:09:52 pm da nomorelogic »
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